Bulgaria alle urne domenica 12 per le elezioni politiche anticipate. Trentotto i partiti e sette le coalizioni politiche in gara. Solo alcuni sembrano però destinati a raggiungere il quorum del 4% necessario per entrare in Parlamento.
In testa ai sondaggi col 22-23% dei voti il GERB (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria) il partito conservatore guidato dall'ex premier Boyko Borisov. Nel 2009 ha vinto le elezioni, ma non ha ottenuto la maggioranza. È riuscito a governare formando una coalizione con alcune forze di destra e il partito ultranazionalista Ataka. L’esecutivo si è dimesso nel febbraio scorso in seguito al malcontento dovuto a episodi di corruzione, alla crisi economica e alla povertà. Il partito promette di mantenere una rigida politica fiscale.
Al secondo posto il PSB, il Partito Socialista Bulgaro. Si impegna a tagliare le tasse per i contribuenti con i redditi più bassi e a creare 250.000 posti di lavoro. In caso di vittoria, i Socialisti hanno detto che formeranno un’ampia coalizione, ma che essa non sarà guidata dal leader, Serghei Stanishev. I sondaggi gli attribuiscono il 15-19%.
In terza posizione con il 6% l’MDL, il Movimento per i Diritti e le Libertà. Rappresenta la minoranza turca in Bulgaria, che conta fino all’8 per cento della popolazione. Il suo leader storico, Ahmed Dogan, ha lasciato la guida del partito dopo che un uomo con una pistola in mano, lo ha minacciato di morte. Gli è succeduto Lutvi Mestan.
Segue, col 4% dei voti Ataka, un partito ultranazionalista guidato da Volen Siderov. Usa toni particolarmente duri nei confronti della minoranza rom e di quella turca.
Le elezioni dovranno stabilire l’assegnazione dei 240 seggi del Parlamento. Quasi 7 milioni i bulgari aventi diritto al voto. 11.676 i seggi elettorali, di cui 227 all'estero. I cittadini bulgari residenti in Italia potranno votare a Roma, Milano e Napoli. I risultati sono previsti per giovedì 16 maggio. Il presidente Rossen Plevneliev ha poi 30 giorni per iniziare le consultazioni e dare al partito principale il mandato di formare il governo.
Fonte: euronews