Crescità dell'export della Bulgaria per 2016

La Bulgaria ha esportato più beni di quanti ne abbia importati tra gennaio e novembre del 2016 e così ha registrato una crescita del commercio con i paesi europei e un calo con i paesi che vi stanno fuori dell'unione. Questo mostrano i dati della Banca nazionale bulgara (BNB) per il commercio estero tra gennaio e novembre dello scorso anno.

Export
Tra gennaio e novembre 2016 la Bulgaria ha esportato beni per un valore di 21,5 miliardi di euro, che è 1,5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il principale contributo alla crescita delle esportazioni sono i gruppi di altri beni di investimento - con 366,9 milioni di euro (30%) e materie prime per la produzione alimentare 316,6 milioni di euro (19,8%). Si riducono le esportazioni del gruppo di metalli non ferrosi con 557,6 mln. di euro (26,1%) e prodotti petroliferi 270,6 mln. di euro (15,2%).

Per i gruppi delle materie prime, la crescita più elevata è stata osservata nei gruppi di vari prodotti chimici da 179 milioni di euro (174%), i cereali con 170,7 milioni di euro (22,2%), così come i semi oleosi, la frutta ed i cereali vari  con 137,3 milioni di euro (27,4%). Le esportazioni sono diminuite principalmente nel rame del miele e prodotti di miele con 571,7 milioni di leva (30,1%) come anche i minerali combustibili, olii minerali e prodotti della loro distillazione 361,4 mln. di euro (15,8%) su base annuale.

Le esportazioni verso l'Unione europea (UE) aumentano  su base annuale di 931,7 mln. di euro (6,8%) e la sua quota delle esportazioni totali sono aumentate dal 64,8% da gennaio-novembre al 2.015 (68,1%) per lo stesso periodo del 2016.

La maggior crescità di esportazioni annuali  è verso la Germania - con 260,3 milioni di euro (9,7%), Romania con 177,5 milioni di euro (10,1%), la Spagna 116.600.000 milioni di euro (23,7%)  la Grecia con 116,4 milioni di euro (8,4%) ed i Paesi Bassi 103,2 milioni di euro (21%). E' ridotto l'esportazione in Belgio con 197,6 mln. di euro (25,7%).

Le esportazioni verso i paesi al di fuori dell'Unione Europea sono diminuite su base annuale a 607,5 mln. di euro (8,1%) e la sua quota di esportazioni totali è passata da 35,2% a gennaio-novembre 2015 a 31,9% per lo stesso periodo del 2016.

Il maggior contributo per la diminuzione l’hanno dato le esportazioni verso la Turchia (con 162,5 mln. di euro, 8,8%), la Cina (con 131,3 mln. di euro, 26,4%) a Ucraina (con 96,7 milioni di euro, 61,7%) e negli Stati Uniti (con 75,9 mln. di euro, 22,4%) su base annua. Le esportazioni verso Gibilterra sono cresciute del 9,2 mln. di euro (70,9%).

La quota maggiore delle esportazioni complessive la ha la Germania (13,7% delle esportazioni totali 2.958 mld. di euro), l'Italia (9,4% o 2.024 mld. di euro), Romania (8,9%, 1.927 miliardi di euro) e la Turchia (7,8%, 1.690 mld. di euro).

Import

Le importazioni per il periodo gennaio - novembre 2016 sono stati pari a 23,7 miliardi di euro e 24,1 miliardi di euro nello stesso periodo del 2015, in diminuzione del 1,8%.

Il principale contributo al calo delle importazioni l’hanno i gruppi di petrolio greggio e gas naturale (con 707,5 mln. di euro, 26%), minerali (con 278,8 mln. di euro, 23,4%) e olio (con 111.2 mln. di euro, 12,7%).

L'aumento delle importazioni dei gruppi combustibili diversi dal petrolio greggio, gas naturale e carbone (con 136,2 mln. di euro, 77,2%), altri beni capitali (con 132,1 mln. di euro, 12,5%) e abbigliamento e scarpe (con 112,2 mln. di euro, 19,3%).

Per i gruppi delle materie prime, la maggiore diminuzione delle importazioni si è verificata nei minerali combustibili, oli minerali e prodotti della loro distillazione - con 891,5 milioni di euro (23,5%) e minerali, scorie e ceneri - con 278.8 mln.di euro (23,4%). L'importazione cresce soprattutto in diversi tipi di prodotti chimici - con 175,2 milioni di euro (44,5%) e lavori di ferro o acciaio con 122,7 milioni di euro (24,1%).

L'importazioni dalla UE sono cresciute annualmente da 271,5 mln. di euro (2,1%) e la quota delle importazioni totali sono aumentate dal 52,9% da gennaio-novembre 2015 al 55,1% nello stesso periodo del 2016.

La maggior crescità su base annua la hanno le importazioni dalla Polonia di 166 mln. di euro (21%) dalla Germania con 114,4 mln. di euro (4%) e dall'Italia con 67,9 mln. di euro (3,8%). Diminuiscono l'importazioni dalla Grecia con 63,1 mln. di euro (6,5%) e dalla Romania con 38,6 mln. di euro (3%).

Le importazioni da paesi al di fuori dell'Unione Europea sono diminuite con 702,3 mln. di euro (6,2%) su base annua e la quota di importazioni totali sono calate dal 47,1% da gennaio-novembre 2015 al 44,9% per lo stesso periodo del 2016.

Il maggior calo è quello della Russia - 793,5 milioni di euro (27%), mentre le importazioni dalla Cina sono aumentate di 141,2 mln di euro (8,1%) e della Turchia con 132 mln. di euro (10%).

La quota maggiore per le importazioni totali sono  alla Germania (12,4% del totale delle importazioni, 2,947 miliardi. di euro), la Russia (9% 2.144 mld. di euro), la Cina (8% 1.887 mld. di euro) l’ Italia (7,8%, 1.860 mld. di euro).

A cura di Anastasia Alexandrova

 

19-02-2017 | see all news | Print Invia
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