Bulgaria: Il centrodestra vince ma non ha la maggioranza in Parlamento

 La Bulgaria esce dalle elezioni legislative anticipate spaccata in due. Il partito di centrodestra GERB (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria), nonostante la vittoria con circa il 31% delle preferenze, non ha un margine di vantaggio tale da garantirsi una solida maggioranza. I socialisti sono a soli tre punti di distacco e la nascita di un nuovo esecutivo sembra complicata.

Improbabile che i socialisti di Serghiei Stanishev decidano di entrare a far parte di una coalizione guidata da Borissov il che vuol dire che se Ataka e GERB riuscissero a raggiungere un'accordo, la Bulgaria avra' un governo nuovo entro un mese al massimo.

Facendo riferimento ai risultati definitivi predisposti dalla Commissione centrale elettorale, l'affluenza alle urne è stata del 51.33% ovvero del quasi 10% in meno rispetto alle elezioni del 2009. Nel corso degli ultimi quattro anni GERB ha perso 1/3 dei propri elettori ovvero 600 mila voti in meno, il partito della minoranza turca DPS ha perso oltre 240 mila voti, il partito dei nazionalisti Ataka ha perso 140 mila voti, mentre i socialisti hanno ottenuto circa 200 mila voti in più.

I partiti democratici hanno registrato una perdita catastrofica alle elezioni e per la prima volta, dopo la caduta del comunismo nel 1989, la destra è rimasta senza nessun rappresentante in Parlamento. I dati indicano che il 14% degli elettori della destra tradizionale hanno votato per GERB, il 7% per BSP, mentre il resto è diviso tra il partito di Meglena Kuneva, Ataka, etc.

Un fatto curioso è che GERB ha vinto in maniera convincente proprio nelle città dove ci sono state le proteste più vive- quelle che hanno costretto il governo a rassegnare le dimissioni - Sofia, Burgas, Varna, Plovdiv, Pazardzhik, Blagoevgrad ed altre.

Fonti: euronews e bulgariaoggi