E' in continua crescita la tendenza che i veicoli acquistati in Italia vengono immatricolate all'estero (più spesso in Bulgaria) hanno rilevato anche dei media italiani. Nella capitale bulgara - Sofia il bollo auto e assicurazione sono quasi 10 volte inferiori rispetto a quelli in Italia. Ogni anno circa 15 milla multe di violazione le regole del traffico italiani rimangono non pagati perchè è molto difficile rintracciare i proprietari delle vetture con registrazione straniera.
Numerosi sono coloro che per avvantaggiarsi dei bassi costi di immatricolazione, della tassazione e dell’assicurazione registrano abusivamente auto ed altri veicoli in Bulgaria.
Secondo i dati i trasgressori accertati sono divisi in due categorie principali. In primo luogo sono le aziende locali, che prima registrano automobili appena acquistate in Italia, ri-registrandole in Bulgaria. Poi le vetture tornarono in Italia, dove vengono affittate. Il beneficio non sta solo in significativi risparmi fiscali e assicurativi, ma anche nella pratica "invulnerabilità" per le multe dovute a eventuali violazioni, per la difficoltà di inoltrare e rintracciare il proprietario in Bulgaria ed eventualmente a riscuotere il credito se il trasgressore non paga.
L'altra categoria di autori del reato sono cittadini dell'UE che entro un anno dalla acquisizione della residenza in Italia non hanno provveduto alla reimmatricolazione obbligatoria dei loro veicoli nel nuovo paese.
Vi è un rischio econonomico e legale significativo, avvertono i media. Una volta individuati dalle autorità di vigilanza, i violatori abituali rischiano di pagare multe in sospeso con gli interessi, vedono le loro auto confiscate con numeri di registrazione estera e corrono il pericolo di essere citati in giudizio per frode in circostanze aggravanti e falsa insolvenza.
Questo fenomeno della preferenza di immatricolazione in Bulgaria è evidente dal numero sempre crescente di siti web tematici. Ecco cosa ha evidenziato la visita di uno di questi: una società di consulenza legale e di servizi, che è solo in lingua italiana, ma con sede e recapiti a Sofia. Nella sezione sulle vetture mostra ciò che è permesso e cosa è vietato ai sensi dell'articolo 132 della legge italiana sulla circolazione stradale. Ciò prevede l'uso costante di auto e altri veicoli immatricolati all'estero dall'UE, in particolare dalla Bulgaria in Italia, non per residenza temporanea o di transito.
Secondo l'interpretazione della legge, se un individuo possiede un veicolo con la registrazione straniera da un paese dell'UE e registrato in Italia, è tenuto a registrare nuovamente l'auto.
Non è possibile neppure utilizzare l’espediente di trasferire l'auto a un parente stretto o un amico in Bulgaria perché non è consentito in Italia l’uso abituale di mezzi altrui.
Qual'è la soluzione regolare?
Si è liberi di guidare permanentemente in Italia e in tutta l'Unione europea con la registrazione di un’auto bulgara se è di proprietà di una società registrata in Bulgaria o è affittata da una società italiana da un’azienda bulgara. La soluzione migiore per gli italiani è quindi di costituire una propria azienda in Bulgaria, che consente loro di trasferire legalmente tutti i veicoli a nome della società. Hanno anche diritto di acquistare autoveicoli nuovi in Italia per conto della società bulgara e registrarli in Bulgaria, si risparmia l'IVA e si paga ogni anno per l'assicurazione tra i 90 ed i 150 euro incluso la “carta verde” che consente la copertura nei paesi stranieri.
L’avvertenza è che per la legge bulgara ogni anno occorre fare la revisione presso un’officina autorizzata.
Però, non è chiaro se la registrazione straniera implichi l'esenzione dalle ammende per le violazioni. Lo straniero che risiede stabilmente in Italia o in un altro paese dell'UE non può pagare direttamente la multa, constatata dall'organismo di controllo ed è formalizzato un atto.
Per tutte le infrazioni accertate per via elettronica, la pratica deve essere inviata con un avviso della sanzione all'indirizzo del proprietario del veicolo che ne è responsabile, in questo caso il rappresentante legale della societa proprietaria del mezzo, non importa che non fosse lui alla guida al momento del reato.
Questo problema delle ammende andrebbe risolto con un accordo e cooperazione collegiale delle autorità nazionali di vigilanza, compreso l’espletamento delle relative procedure burocratiche, ma sinora non è stato attivato nessun meccanismo nè tavolo di confronto per risolvere questo problema, per cui chi commette l’infrazione con grande probabilità la farà franca.
Scritto da Anastasia Alexandrova