L'Italia conferma e consolida la propria posizione di terzo partner commerciale: rispetto al +6% della Germania (primo partner) e al -6,6% della Federazione Russa (secondo), il nostro scambio bilaterale ha fatto registrare un aumento del +15,3%, da 1,72 a 1,98 miliardi nel primo semestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2012. Tale andamento lascia ragionevolmente intravedere il raggiungimento di un volume complessivo a fine anno che sfiori i 4 miliardi. I nostri acquisti dalla Bulgaria sono ammontati a 1,1 miliardi e sono in aumento del 15,8%, dopo i primi due "clienti" Germania (+28%) e Turchia (+20,9%); quanto alle nostre vendite, l'Italia resta il terzo "fornitore" ma con un aumento da 823 a 945 milioni di euro, pari al +14,8%, decisamente positivo rispetto al -7,6% della Russia e al -9,8% della Germania. Il saldo commerciale bilaterale resta in lieve disavanzo per l'Italia (89,1 milioni), mentre la quota dell'Italia sul totale dell'interscambio bulgaro è passata dal 7,6% della prima metà del 2012 all'8,5% di quest'anno.
La posizione della Bulgaria nel commercio internazionale fa rilevare un interscambio (importazioni ed esportazioni considerate nel complesso) nel primo semestre 2013 pari a 23,2 miliardi di euro, in aumento del 3,1% rispetto ai 22,5 miliardi del primo semestre 2012; di poco inferiore (+2,9%) risulta l'andamento nei confronti dei partner UE.
Le esportazioni si mantengono dinamiche, con un aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, anche se in misura leggermente minore verso la UE: +6,5%. Le importazioni rimangono sostanzialmente stabili, passando da 12,6 a 12,5 miliardi nel periodo considerato (-0.7%).
Spicca l'andamento di alcuni partner commerciali, oltre all'Italia: la Turchia ha fatto registrare un aumento del 23,1%, ponendosi al quarto posto, mentre la Polonia, sia pure per valori assoluti inferiori, ha visto aumentare i propri scambi bilaterali del +31,2%. In entrambi i casi, il dato riflette soprattutto l'andamento delle esportazioni di questi due Paesi verso la Bulgaria, aumentate, rispettivamente, del 26,5% e del 39,2%.
Sul fronte delle esportazioni, oltre alle variazioni positive verso l'Italia, la Germania e la Turchia, menzionate sopra, la Bulgaria ha intensificato le vendite verso Romania, Grecia e Francia, mentre il Belgio ha visto una contrazione dei propri acquisti di quasi il 22%.
Il grado di apertura all'estero dell'economia (rapporto interscambio/PIL) risulta pari al 125%.
Fonte: ICE